EPP, l’amico silenzioso dell’ambiente.
La pandemia da coronavirus ha evidenziato ineluttabilmente la fragilità dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda. Specialmente in questo periodo buio, ci rendiamo conto della necessità di investire sul futuro, all’insegna del green e nell’ottica di un’economia circolare fatta anche da quei materiali che, nell’immaginario collettivo, rappresentano un problema, ma nella realtà costituiscono un’opportunità.
L’EPP, anche conosciuto come polipropilene espanso, è sicuramente uno di questi. Un materiale che fa parte della quotidianità, enormemente utilizzato ma spesso bollato negativamente, perché plastica, a causa di una scarsa conoscenza in merito.
In realtà l’EPP è composto per il 98% da aria e per il restante 2% da idrocarburi. Per questo motivo risulta il meno inquinante tra le materie plastiche, ed è un materiale a cellule chiuse totalmente riciclabile.
Ecologico e riciclabile
La particolare natura chimica della materia prima, unita ai processi di produzione, rende l’EPP il materiale espanso più ecologico e versatile. Non vengono infatti utilizzati gas espandenti, al suo interno ha solamente aria e si produce esclusivamente con il vapore acqueo. Il prodotto è riciclabile al 100%. Inoltre, è impiegato in numerose applicazioni in cui il prodotto finale è completamente composto da PP – quindi monomaterico – e può essere riutilizzato più volte.
Leggero e durevole
L’EPP offre inoltre ottime prestazioni in termini di resistenza e memoria elastica, è leggerissimo e ha una lunga durata nel tempo, grazie alla capacità di assorbire urti ripetuti riacquistando la forma iniziale.
Resiliente e resistente
Resistente alle temperature elevate (fino a 120° C), agli agenti chimici come solventi e olii e ai fattori ambientali, ha una bassa conducibilità termica. In più presenta un’alta resistenza alla compressione e alla stabilità dimensionale, oltre che uno scarso assorbimento dell’acqua.
Parola d’ordine: versatilità
Automotive, packaging, vassoi di movimentazione, HVAC, ma anche contenitori isotermici, arredamento e tanto altro. I settori di applicazione di questo materiale sono numerosi. Lo spieghiamo in quest’articolo dedicato a The IES Group e pubblicato sulla rivista “La plastica oggi e domani”.
Le nuove frontiere del polipropilene espanso
Nonostante il polipropilene espanso sinterizzato sia uno dei materiali di più recente diffusione nel campo delle materie plastiche espanse e abbia dimostrato la sua essenza eco-friendly unita ad una straordinaria versatilità, la ricerca di nuovi materiali da parte di The IES Group prosegue.
Abbiamo l’obiettivo di contribuire ancora più concretamente alla circular economy, e intendiamo confermare la nostra vocazione di società all’avanguardia nel campo degli espansi plastici.
Ocean, l’EPP derivato dai rifiuti dei mari e degli oceani
In quest’ottica si indirizza un nuovo materiale, l’EPP Ocean, un polipropilene espanso composto per il 15% da polipropilene recuperato direttamente dagli oceani.
Si parla tanto di #plasticfree, ma se puntassimo invece all’uncivil free, liberandoci dei comportamenti scorretti che impattano negativamente sull’ambiente che ci circonda?
L’inquinamento degli oceani non deriva dalla plastica in sé, quanto dalle azioni delle persone che portano alla preoccupante presenza di materiale non organico nelle acque. Certamente non arriva da solo e per eliminarlo, bisogna bruciarlo, destinandolo ad impianti di termovalorizzazione per il recupero energetico.
Nel caso dell’OCEAN non si vuole ricavare energia termica utile alla produzione di energia elettrica, ma viene recuperata, trattata e reimmessa in circolo con questo progetto, così da perseguire quel modello di economia circolare a cui auspichiamo.
Le sue caratteristiche
Il nuovo polimero è praticamente uguale al polipropilene normale in termini di comportamento fisico, e con un costo inferiore, ad esempio, alla sua declinazione colorata di giallo o arancione. E in tutto ciò non necessita di ulteriori colorazioni, proprio perché può contare su una gradevolissima nuance azzurrina tenue che ben si addice alla sua origine e al suo nome.
Come ha dichiarato il nostro General Manager Manuele Lucisano, “L’innovazione è parte del nostro DNA. Non dimentichiamo la tradizione, punto di partenza e base concreta su cui fare affidamento, ma non tralasciamo la ricerca di novità che soddisfino ogni tipo di esigenza”.
“Tutto questo nell’ottica della sostenibilità e di un’economia green, obiettivi che non ci stanchiamo di perseguire”.
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